Ho deciso, torno al blog, io che sono Facebook e Twitter 24 ore non stop ho deciso che le “mie cose” stanno su questo blog, affinché raccontino l’oggi a quelli che saremo domani.
E così affido a Bloggolo i miei pensieri, come questo:
Voglio ringraziare mio padre per l’immensa smania di sognare e guardare sempre oltre, e mia madre per la capacità di afferrare quei sogni, cavalcarli e talvolta trasformarli in realtà. A mio marito devo la possibilità di sognare a quattro occhi, la possibilità di provare senza cadere, sostenuta, incoraggiata e contraddetta, criticata, spronata e supportata. Vorrei che questo arrivasse in dono a mia figlia che è già sulla buona strada.
Autore: Beatrice
Nicole e quando mamma lavò Lilla…
“Vieni amore mettiamo Lilla a fare il bagnetto”…Aprimmo l’acqua del rubinetto del lavandino e Nicole iniziò a strofinare il “babba”, così chiama tutti gli animali ma soprattutto i cani. Finita la procedura di lavaggio accurato del piccolo peluche, mi accinsi a portare Lilla fuori al balcone per un’asciugatura all’aria aperta, ma Nicole non la mollava, continuava a toccarla, stringerla al petto e guardarmi con aria smarrita e disperata finchè non scoppiò in un pianto incessante che credevo mi avrebbe portato un senso di colpa per i successivi vent’anni. Ero disperata almeno quanto lei e non riuscivo a pensare ad una soluzione e nemmeno al perché mia figlia avesse reagito così…ok, feci un sospiro “scacciapanico” e affidai la piccola nelle mani del papà, detto anche “mago pirimpinpin”, affinché la distraesse e così al cessare del suo pianto mi ripartirono i neuroni, avevo la soluzione: avrei centrifugato Lilla. Corsi in cucina sgattaiolando tra i loro giochi di musiche e cappelli, indifferente, infilai Lilla in lavatrice, avviai la centrifuga scoprendo che la cosa faceva un certo effetto anche a me, smisi di pensare all’effetto emotivo e avviai il processo…tesa..preoccupata…mi passarono davanti agli occhi scene di peluches deturpati da lavatrici perfide e irrispettose…mi chiesi se avrebbe fatto presto, se lei l’avrebbe riconosciuta…capisco che la causa scatenate era stata la diversità al tatto, quasi come se Nicole non rivedesse più l’amata amica delle tenerezze e degli abbracci morbidi in quel cagnolino spelacchiato umido e un po’ ammaccato che era Lilla dopo il lavaggio…mi ripetei che non l’avrei fatto mai più. Ridevano, ridevano di gusto, tornai in cucina e trovai mia figlia seduta sul tavolo che “disegnava” felice su un foglio di carta, e non solo, impugnando finalmente, erano mesi che ci provava, una biro dal verso giusto…il papà la guardava ammirato, le insegnava a fare i cerchi, lei ci provava senza grandi successi ma felice..
Finita la centrifuga, portai Lilla in bagno e l’asciugai col phon e le diedi una pettinata al pelo, la riportai da Nicole, l’incontro ci ha commossi, Nicole la strinse forte al petto la guardò sorridendo e…l’appoggiò sul tavolo per proseguire con i suoi disegni. Tutto questo accade un’ora fa! 🙂
Un’estate di diritti!
Acqua bene comune: fonte di vita, fonte di arte.
Nell’ultimo episodio del PizzaCast si sono già affrontati questi due argomenti, ma ci piaceva dare anche questo punto di vista mettendoli in relazione…
In questa estate un po’ strana, meteorologicamente parlando, gli accadimenti politico-sociali hanno seguito un po’ l’andamento del tempo: variabili e non sempre positivi o negativi. E’ nostra abitudine evidenziare ed in qualche modo sottolineare gli accadimenti positivi, soprattutto se, come in questo caso, li riteniamo un passo avanti per l’intera comunità terrestre! 🙂