“Vieni amore mettiamo Lilla a fare il bagnetto”…Aprimmo l’acqua del rubinetto del lavandino e Nicole iniziò a strofinare il “babba”, così chiama tutti gli animali ma soprattutto i cani. Finita la procedura di lavaggio accurato del piccolo peluche, mi accinsi a portare Lilla fuori al balcone per un’asciugatura all’aria aperta, ma Nicole non la mollava, continuava a toccarla, stringerla al petto e guardarmi con aria smarrita e disperata finchè non scoppiò in un pianto incessante che credevo mi avrebbe portato un senso di colpa per i successivi vent’anni. Ero disperata almeno quanto lei e non riuscivo a pensare ad una soluzione e nemmeno al perché mia figlia avesse reagito così…ok, feci un sospiro “scacciapanico” e affidai la piccola nelle mani del papà, detto anche “mago pirimpinpin”, affinché la distraesse e così al cessare del suo pianto mi ripartirono i neuroni, avevo la soluzione: avrei centrifugato Lilla. Corsi in cucina sgattaiolando tra i loro giochi di musiche e cappelli, indifferente, infilai Lilla in lavatrice, avviai la centrifuga scoprendo che la cosa faceva un certo effetto anche a me, smisi di pensare all’effetto emotivo e avviai il processo…tesa..preoccupata…mi passarono davanti agli occhi scene di peluches deturpati da lavatrici perfide e irrispettose…mi chiesi se avrebbe fatto presto, se lei l’avrebbe riconosciuta…capisco che la causa scatenate era stata la diversità al tatto, quasi come se Nicole non rivedesse più l’amata amica delle tenerezze e degli abbracci morbidi in quel cagnolino spelacchiato umido e un po’ ammaccato che era Lilla dopo il lavaggio…mi ripetei che non l’avrei fatto mai più. Ridevano, ridevano di gusto, tornai in cucina e trovai mia figlia seduta sul tavolo che “disegnava” felice su un foglio di carta, e non solo, impugnando finalmente, erano mesi che ci provava, una biro dal verso giusto…il papà la guardava ammirato, le insegnava a fare i cerchi, lei ci provava senza grandi successi ma felice..
Finita la centrifuga, portai Lilla in bagno e l’asciugai col phon e le diedi una pettinata al pelo, la riportai da Nicole, l’incontro ci ha commossi, Nicole la strinse forte al petto la guardò sorridendo e…l’appoggiò sul tavolo per proseguire con i suoi disegni. Tutto questo accade un’ora fa! 🙂
Quanta meraviglia..il primo disegno di mia nipote!Vi voglio bene, miei tesori. Eli
Com’è brava la mia cuginetta! Sara