Parecchi di voi, soprattutto chi mi segue anche su twitter e facebook, sanno del mio vecchio amore per la radio ed il radiantismo in generale. Quella per tutti gli apparati ricetrasmittenti è una passione che mi ha trasmesso mio padre, radioamatore “patentato” (in tutti i sensi) ormai da decenni ma anche lui come me non più operativo da un pò causa mancanza di spazio e di tempo.
Ma quella per la radio è una passione che una volta che ti ha colpito non ti lascia più…e nel mio caso credo abbia contribuito nel lanciarmi insieme a Bea nell’avventura del podcasting perchè in fondo sempre di microfoni e segnali analogici si tratta.
Proprio negli ultimi giorni, causa la visione di qualche video su youtube ed alcune chiacchere con qualche amico di scorribande radiofoniche di vecchia data, mi è tornata la voglia di capire cosa si è mosso nel mondo dei radioamatori in questi ultimi anni.
Ed è dopo qualche ricerca su internet orientata soprattutto al “radioascolto” che mi sono imbattuto in questo meraviglioso strumento: il WebSDR dell’università di Twente; di cosa si tratta? In sostanza di un ricevitore multibanda operativo sulle lunghezze d’onda di 20,30,40,80 e 160 mt, sintonizzabile ed ascoltabile tramite web. Il ricevitore si trova appunto nell’università di Twente in Olanda ed è raggiungibile a questo indirizzo:
http://websdr.ewi.utwente.nl:8901/
Tramite il plugin java del browser è possibile sintonizzare a proprio piacimento il ricevitore (spostando il cursore giallo sotto le bande azzurre) ed ascoltare le radio estere o DX (conversazioni tra radioamatori) in lingua internazionale che vengono ricevute dall’antenna collegata al ricevitore. Il grafico a cascata permette di vedere su quali frequenze c’è attività , rappresentata dalle linee viola su sfondo blu. Il sistema è multiutente, vale a dire che ogni singolo visitatore può sintonizzare banda e frequenza a proprio piacimento senza disturbare gli altri radioascoltatori; anzi è inoltre possibile vedere su quali frequenza sono sintonizzati gli altri visitatori del sito ed inserendo un callsign (o nickname) si può lasciare testimonianza dei proprio ascolti sull’apposito LogBook. Ciliegina sulla torta finale una chat che permette di dialogare con gli altri utenti connessi al sistema
Ma non finisce qui:
Ho trovato un sito che comprende tutto l’elenco dei sistemi WebSDR operativi con tanto di mappa dove è possibile vedere l’ubicazione fisica delle singole stazioni e la tabella con frequenze operative e modelli di antenna installati. Ecco il link:
In attesa di poter tirare di nuovo in piedi una piccola stazione mi piaceva condividere con voi questi link ed invito tutti quelli che come me hanno o hanno avuto la passione della radio (o magari ce l’avranno in futuro) a commentare questo post per chiaccherare insieme sull’argomento.
73-51 a tutti voi.
Io ero solo un povero CB…della 27… 🙂 ma il mondo dei radioamatori mi ha sempre affascinato!!! Il mio baracchino e’ ancora li’ nell’armadio…anche se sono secoli che non lo accendo… 🙂 bei tempi quelli…aspettare la QSL (se non ricordo male era la cartolina che si inviava per confermare l’avvenuto contatto a distanza..) dopo avere parlato con la sicilia in una giornata con gli eventi climatici a favore…e con un bel amplificatore lineare…illegale… 😉
Anche io ho spesso operato al limite della legalità ma non sulla 27 mhz. Facevo parte del gruppo radio più importante in italia, l’Alfa Tango ed ho collegato un bel pò di paesi…ho ancora tutte le qsl da qualche parte…..mitico l’amplificatore lineare a valvole da 1 kw di mio padre che usavo! Poi ho bazzicato parecchio anche sui 144 mhz ed i 430 … Li un pò meno legalmente però! Comunque per me radioamatore -e qui mi attirerò le ire di molti- è colui che ama la radio e questo mondo, non solo chi ha radio e licenza…… Averle è comunque cosa buona e giusta!
Mi chiami e io rispondo!
Eccomi, IK5RUP il tuo rapporto rs è 59 ottima modulazione!
In effetti è già qualche anno, e qui Marco non potevi saperlo ovviamente, che anche gli apparati commerciali che compri, tipo YESU O KENWOOD o ICOM sono delle vere e proprie SDR ovvero “Software Defined Radio”.
Quale è il bello di questa tecnologia? Il fatto che con una normale scheda audio da pc, ovviamente con una scheda migliore si ha una banda passante più ampia, è possibile convertire in digitale un segnale analogico proveniente da un ricevitore di tipo sempre analogico ma con una novità enorme: il mixer di Tayloe o QSM.
Questo mixer ha la particolarità di prendere un segnale in ingresso, prendere un segnale di frequenza F come riferimento locale, e fin qui niente di nuovo, e tirare fuori 2 segnali non più aventi frequenza uguale a F-L e F+L come in passato ma Sen(F) e Cos(F) ovvero lo stesso segnale sfasato.
Questo fatto consente in fase digitale ti demodulare semplicemente con una formula matematica che annulli in seno o il coseno, in base a quello che vuoi prendere in ingresso.
Questo concetto è noto fin dagli anni 30 ma per l’elettronica di allora era pressochè impossibile da realizzare….oggi non più.
Poi ci sono gli FPGA ovvero Field Programmable Gate Array che fanno si che si avveri il vecchio sogno di un ricevitore a conversione diretta, quindi senza frequenze intermedie di conversione con annnessi disturbi e distorsioni.
Insomma una rivoluzione copernicana in termini tecnologici, ma con ancora la magia dell’orecchio umano che decifra e ascolta segnali provenienti da chissà dove.
Io non smetterò mai di fare radio, con energie alterne e impegni sovrastanti, ma quando cel’hai dentro sei fregato!
Cordiali 73
Alessandro IK5RUP