Banale, semplice, confuso, triste come sempre ma mai uguale nel bene e nel male, si è presentato di nuovo, il lunedì.
Il piacere effimero di un caffè ristretto svanisce presto tra le parole dei colleghi ed i racconti dell’orrore di quel venerdì in cui tu non ci sei stato e per questo è accaduto di tutto, quasi a punirti.
Eccoci ancora una volta a rincorrere lancette come il Bianconiglio, per servire sempre meglio i padroni avidi del tuo tempo, coloro che mai ti daranno ma che sempre esigeranno ogni minuto e ogni pensiero.
Generazione di ossessionati dalla mancanza di tempo la nostra, stress, depressioni, sindromi, eppure sembrerebbe che ” una volta stavano peggio”, peggio di così? Verrebbe da chiederselo, forse è solo vero che ogni epoca piange i suoi caduti ed il nostro più grande e compianto è IL TEMPO.
Domandarsi se è giusto o sbagliato forse non ha alcun senso, forse la cosa migliore è cercare con tutte le forze di recuperarlo laddove si può, per come ci è possibile fare, lasciando in secondo piano per un po’ i “doveri” che gli altri, stereotipi, imprenditori, titolari, parenti, amici e alter ego, ci hanno insegnato e tirando il freno a mano, gustandosi anche solo per un attimo il correre frenetico della vita dal punto di vista di chi sta fermo.
Perchè ci sarà venuto in mente di raccontare questo non lo sappiamo, forse semplicemente per alleviare il nostro lunedì o forse per sentirsi parte di un tutto, che anche se corre veloce è interminabilmente bello.
Nel chiudere questo post ci è venuta voglia di fare una domanda a chi ha scelto di regalarci un po’ del suo tempo:
Quanto vale il tuo tempo?
Sapresti associare un’ora del tuo tempo ad un numero?
Quanto si distacca questa associazione da come, nel mondo del lavoro, viene valutato il tuo tempo?
Grazie a coloro che ci hanno regalato un po’ del loro tempo ma anche a coloro che hanno scelto di andare via da qui.
Il tempo, cari pizzoccheri, è inestimabile.
Mi spiego: mettiamo che io, colto da un insana generosità, vi elargisca mille euri (con la “i” perché è più figo). Bene… prima o poi questi mille euri, in un modo o nell’altro, in tasca mi ci torneranno. Se vi do 1 ora del mio tempo (so che preferireste i mille euri ma lasciatemi finire) questa non mi potrà mai più essere restituita, è un ora che non ci sarà mai più in cui magari avrei potuto icontrare la mia anima gemella, o avere un illuminazione che avrebbe potuto migliorare il mondo.
Il tempo purtroppo è a senso unico. Una volta andato è andato per sempre.
Quindi cari miei non chiedetemi di dare un valore al mio tempo, perché non ne ha, anche se purtroppo troppo spesso lo svendo al peggior offerente.
Chiudo con una citazione “dotta” tratta da “Così lontano così vicino”:
“Riesci a sentirmi?
Voglio spiegarti un paio di cose!
Il tempo è fugace: questa è la prima cosa.
Per gli ambigui il tempo è ambiguo.
Per l’eroe il tempo è eroico.
Per la puttana, il tempo è solo un altro giochetto.
Se sei gentile, il tempo è gentile.
Se vai di fretta, il tempo vola via.
Il tempo è un servo, se tu sei il suo padrone.
Il tempo è il tuo dio, se tu sei il suo cane.
Noi siano i creatori del tempo, le vittime del tempo e gli assassini del tempo.
Il tempo è senza tempo: e questa è la seconda cosa.
Tu sei l’orologio, Cassiel.”
ciao pucciotti è proprio vero siamo sempre a rincorrere il tempo sperando di poterlo afferrare e farne quello che vorremmo davvero, ma chissà come mai quando ti sembra di esserci quasi riuscito c’è sempre l’intoppo che lo fa volare via di nuovo, forse perchè se siamo tutti presi dagli affanni quotidiani abbiamo meno tempo per fermarci e riflettere? No come vedo non è così per fortuna c’è chi di riflettere non può farne a meno!
Io prendo i 1000 Euri.
Comunque credo che il tempo abbia valore in base a come si utilizza, quindi potenzialmente è la cosa con più valore al mondo, ma purtroppo spesso e volentieri viene fatto valere meno di una caata. E questa ultima pratica è decisamente usuale all’uomo.
Inoltre il tempo crea uno dei più grandi paradossi, perché quando ne parli, lo stai già perdendo 😉